Piano editoriale social: Ecco la guida per crearne uno perfetto

Piano editoriale social: Ecco la guida per crearne uno perfetto

Possiamo descrivere il piano editoriale social come la Bibbia di ogni social media manager. No, non stiamo esagerando, perché un piano editoriale ben fatto, semplicemente ti apre la retta via per una strategia comunicativa vincente. 

Parola d’ordine numero 1: organizzazione.

Parola d’ordine numero 2: versatilità

Cos’è e a cosa serve un piano editoriale?

In principio era il piano editoriale. Dopo aver messo nero su bianco la strategia di social media marketing il passo immediatamente successivo è proprio quello che tra gli addetti ai lavori viene anche definito PED.

Nel concreto di cosa stiamo parlando? Un piano editoriale social è un documento, che può essere realizzato in vari modi e utilizzando vari strumenti digitali, che contiene la pianificazione temporale e contenutistica di tutte le pubblicazioni sui canali di un determinato brand. In sintesi è davvero il pilastro fondamentale della strategia di content marketing: un calendario che giorno per giorno ti indica cosa e quando pubblicare sui tuoi canali.

La buona notizia, è che se hai un piano editoriale social ben strutturato, riuscirai a gestire il lavoro come freelance, ma anche se fai parte di un team marketing più strutturato, in modo fluido e organizzato. 

La brutta notizia o la scomoda verità, è che realizzare un piano editoriale social non è proprio gioco da ragazzi: servono competenze specifiche, buona organizzazione oltre a tutta una serie di informazioni preventive che bisogna sempre avere in mente nella sua stesura. Non aver paura siamo qui proprio per spiegarti come strutture il tuo PED in modo coerente e performante. 

Quindi a cosa serve concretamente? 

  • Organizzare il lavoro del singolo e del team marketing e ridurre al minimo gli errori;
  • Essere costanti e coerenti nelle pubblicazioni;
  • Avere un visione chiara della attività passate, presenti e future;
  • Fare analisi delle performance dei singoli contenuti per capire come e quando aggiustare il tiro;

Come creare un piano editoriale social efficace

Adesso arriviamo al nocciolo della questione perché ovviamente se sei qui vorrai sapere creare un piano editoriale social efficace per l’azienda in cui lavori o per un tuo cliente.

Fissa i punti chiave della tua strategia di content marketing

Prima di procedere alla stesura concreta del piano editoriale social ci sono tutta un serie di domande che devi porti e a cui devi dare necessariamente delle risposte chiare per pianificare la tua strategia di content marketing. Saranno proprio questi focus point che ti permetteranno di strutturare al meglio il tuo calendario editoriale. 

La Mission del tuo brand

Cosa vuoi comunicare attraverso i tuoi canali? Quali sono i tuoi valori e i tuoi tratti differenzianti rispetto alla concorrenza? Ecco se hai ben chiara la mission già hai un buon punto di partenza nella scelta degli argomenti su cui fare focus nella tua attività di content marketing. 

Target di riferimento

Sembra una questione scontata quella della conoscenza del pubblico target ma in realtà possiamo assicurarti che non tutti sanno rispondere in maniera precisa a questa domanda. Chi è il tuo pubblico? Spesso non si presta abbastanza attenzione alla definizione di buyer personas. A chi ti stai rivolgendo? Tutti non è una risposta anzi è quella più sbagliata che puoi darti! 

Riformuliamo: Cosa interessa al mio pubblico? Che fascia di età ha? Il genere? Chi segue? Dove vive? Livello di istruzione? Professione? Dove si informa? 

Ecco partendo da queste domande puoi già iniziare a creare un tuo identikit di buyer personas e da li capire cosa e come comunicargli!

Tone of voice

Questo step è immediatamente successivo al precedente perché per definire il tuo tone of voice (ToV) devi innanzitutto sapere a chi ti stai rivolgendo e quindi conoscere necessariamente il tuo pubblico target. Concretamente dopo aver definito cosa comunicare, a chi comunicare ora dovrai scegliere come farlo attraverso il linguaggio. In questo passaggio stai definendo il tuo stile comunicativo. Meglio optare per un linguaggio semplice o per uno più tecnico? Vuoi essere divertente o professionale ed istituzionale? L’ideale sarebbe davvero riuscire ad avere uno stile comunicativo riconoscibile ed unico. Il tuo tone of voice non sarà solo lo stile dei tuoi copy ma dovrà essere coerente con le tue scelte grafiche e ovviamente andrà declinato tenendo a mente che ogni canale ha le sue peculiarità. 

Analisi dei tuoi competitors

Spoiler: fare analisi dei competitor non significa “loro pubblicano questo allora lo faccio anche io” o peggio neanche a dirlo copiare le loro attività. Sarai solo una brutta copia che cerca inconsapevolmente di autosabotarsi. 

Riformuliamo: Chi sono i tuoi competitors? Su quali canali sono presenti? Quali sono i loro punti di forza e di debolezza? Come puoi posizionarti tu per differenziarti? Da dove arriva il loro traffico? Ecco, una volta che li avrai “spiati” in questo modo puoi andare a capire come gestire la tua strategia di content marketing in relazione agli altri attori del tuo settore di riferimento.

Fissa gli obiettivi

Quando parliamo di obiettivi della tua strategia di content marketing dobbiamo allineare necessariamente con quelli che globalmente sono stati stabiliti per il brand. Ogni canale social scelto però potrebbe avere il suo specifico obiettivo. In generale dovrei porti anche qui delle domande: Cosa voglio ottenere dal content marketing sui social media? Ad esempio: Aumentare la brand awareness, indirizzare traffico al mio sito internet, fare lead generation, aumentare le vendite.

Scelta dei canali giusti

Dopo aver scelto cosa, come, a chi, adesso devi capire il dove: la scelta dei canali giusti è davvero fondamentale nella creazione della tua strategia di content marketing o ovviamente nel momento della realizzazione del piano editoriale social. 

A questo punto ti facciamo una doverosa premessa: puoi usare il piano editoriale non solo per gestire le pubblicazioni dei post sui social media manche per schedulare le uscite del tuo blog se ne hai uno o delle tue newsletter. Il piano editoriale social è uno strumento molto versatile e puoi gestirlo al meglio in base alla peculiarità del tuo business e dei tuoi obiettivi. 

Tasto dolente che molti sottovalutano. Molti canali richiedono molto lavoro, molta analisi, molto tempo, molte risorse. 

Scelta dei canali giusti.jpg

Nel mondo ideale un solo social media manager può gestire: Instagram, Facebook, Youtube, Twitter, Pinterest, TikTok, Ads e poi aggiungere un pizzico di Blog ovviamente ottimizzato seo e perché no, fare anche tutte le grafiche, editare video perché nella vita bisogna saper fare tutto!

Ecco: sulla carta una sola risorsa del team marketing potrebbe anche farlo, ma la domanda è come? E soprattutto quando tempo passerà prima che imploda sommerso dai suoi milioni di task? 

Torniamo alla realtà: ogni canale ha le sue peculiarità ma nella scelta dovrai stabilire su quali è opportuno essere presenti in base a tutti i punti chiave che abbiamo fissato precedentemente. 

Cosa devi inserire nel tuo piano editoriale in concreto?

Adesso abbiamo le basi che sono necessarie per costruire la nostra struttura quindi è giunto il momento di capire in concreto cosa inserire nel piano tuo piano editoriale social. Torniamo alla premessa iniziale. Il PED sarà il tuo spazio di organizzativo di lavoro, ma sappi che per essere efficace dovrai avere necessariamente una dote indispensabile per gestire il social media marketing e quindi anche un piano editoriale: la versatilità. 

Si, dovrai essere sempre pronto a cambiare i tuoi piani in corsa: sta spopolando un nuovo trend? Prova a cavalcarlo! Hai appena saputo una notizia che potrebbe interessare il tuo pubblico target? Parlane! Ti rendi conto che qualcosa non sta funzionando? Può accadere, ma metti in discussione la tua strategia, fai analisi e agisci di conseguenza! Passiamo adesso proprio agli elementi che dovrai inserire nel tuo piano editoriale social. 

  • Data e ora delle pubblicazioni: questo ti permetterà di sapere sempre in anticipo cosa prevede la tua attività giornaliera, ti permetterà di organizzarti per tempo ed ovviamente di programmare le pubblicazioni ad esempio tramite la Meta Business Suite
  • Copy delle tue pubblicazioni. Scrivi tutto in una sezione specifica, ti aiuterà a variare i testi tra i vari format e a non commettere errori;
  • Preview delle grafiche. Ti aiuterà ad avere una visione della moodboard dei tuoi canali per gestire meglio anche a livello visual le pubblicazioni;
  • Format relativi ai post e tipologia di post. È necessario che tu sappia già quale format scegliere per un determinato post (ogni format ha le sue caratteristiche) ma anche quale tipologia scegliere: post singolo/ stories/reel/carosello/solo copy;
  • Strategia di advertising. Dedica una sezione anche alle ads per non perdere importanti informazioni sulle performance; 
  • Influencer Marketing. Perché non dedicare una specifica sezione del tuo piano editoriale alle sponsorizzazioni, gifted, supplied? Sarà più semplice non perdere la schedule del lavoro e soprattutto potrai fare analisi più agevolmente una volta terminate le campagne;
  • Divisione sui vari canali social. In base alla frequenza di pubblicazione dovrai comunque avere chiaro in mente su quali canali uscire in determinati momenti. 
  • Date importanti. Segna in anticipo sul tuo calendario le giornate che sono importanti per il tuo business o per il tuo target che avrai il tempo di preparare le tue pubblicazioni in anticipo. 

Tre Tool per creare un piano editoriale

Tre Tool per creare un piano editoriale

Come puoi immaginare ci sono moltissimi strumenti digitali che puoi utilizzare in base alle tue esigenze e noi di seguito ti indichiamo tre tool per creare un piano editoriale social. Non ne esiste uno migliore ma ti suggeriamo di dare un’occhiata a tutti per poi scegliere quale sarà il più adatto a gestire il tuo lavoro. 

Iniziamo da Google Sheets che è forse il più semplice e conosciuto ma non per questo meno efficace. L’organizzazione dei Fogli Google ti permette un alto livello di personalizzazione oltre che alla possibilità di condividere file agevolmente con altri membri del team. Il vantaggio è che, oltre ad essere gratuito (ti basterà aver un account Google) potrai avere su Google Drive anche tutti i materiali relativi alla tua attività editoriale. 

Un altro tool efficace allo scopo è sicuramente Trello che si adatta bene anche alla gestione di un team più strutturato. Questo strumento è organizzato in bacheche di lavoro e ti da la possibilità di assegnare task, monitorare i progressi dei progetti, inserire scadenze e promemoria. Trello ha una versione gratuita ma ovviamente è con quella a pagamento del costo di 10 € al mese con la quale potrai sfruttare tutte le sue potenzialità. 

In ultimo parliamo di Asana che è, tra quelli menzionati, il tool per la gestione delle attività sicuramente più completo ed ideale per la gestione di progetti complessi che necessitano una schedule attenta e una divisione dei compiti molto articolata. Le sue funzionalità avanzate vanno ben oltre la creazione un piano editoriale social ma consentono di coordinare, gestire e monitorare tutte le attività legate ai contenuti. Il vantaggio più grande è l’integrazione con altre applicazioni e strumenti utili per la gestione dei social media, consentendo una maggiore efficienza e analisi. Ovviamente tutto questo non è gratis: dopo i 30 giorni di prova gratuita infatti dovrai scegliere tra uno dei piani disponibili. 

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