Come fare storytelling per la tua strategia di marketing

Parliamo di storytelling e lo rappresentiamo tramite un'immagine con una mano che scrive una storia su un quaderno bianco.

Gli ingredienti fondamentali sono due: una storia e saperla raccontare ed è importante capire come fare storytelling ed inserirlo nella strategia di marketing.

Che cos’è lo storytelling: significato

Per comprendere che cos’è lo storytelling e la sua importanza basta riflettere su una semplice questione: l’uomo per evolversi ha avuto bisogno di raccontare qualcosa a qualcun altro. Lo storytelling è antico più o meno quanto la storia dell’umanità. Possiamo definirlo come l’arte del narrare per trasmettere un messaggio. In definitiva è davvero lo strumento comunicativo che è alla base di ogni connessione e dell’evoluzione culturale ed umana. Lo storytelling è una disciplina applicabile a diversi contesti ed ha subito ovviamente un processo di evoluzione incredibile grazie agli strumenti tecnologici. Per trattare lo storytelling a 360° non basterebbero 20 libri quindi noi ci limiteremo a spiegare il suo utilizzo nel mondo di oggi e come può essere inserito in una strategia di marketing.

Introduzione al digital storytelling 

Possiamo definire lo storytelling come un termine più ampio che oggi ha allargato la sua area di interesse verso quello che andremo ad indicare come digital storytelling. Come suggerito dal nome, il digital storytelling è il frutto dell’evoluzione dei processi narrativi attraverso gli strumenti tecnologici. Se vogliamo capire come fare storytelling ed introdurlo nella strategia di marketing, una delle prime cose da considerare è sicuramente dove farlo. Guardiamoci intorno o sui nostri schermi, siamo circondati da storytelling, storytelling ovunque, belli o brutti che siano ma il punto è proprio questo: la sua potenza oggi  è proprio la transmedialità. Parliamo della capacità di potersi posizionare ed adattare su diverse piattaforme, canali e media. L’applicazione del digital storytelling non si ferma però ai contenuti generati dai brand o content creators. Ha ormai da molti anni trovato il suo spazio anche nella didattica proprio perché ha diversi punti a favore rispetto agli strumenti pedagogici tradizionali. Ne abbiamo isolati alcuni:

  • Immagini e video hanno la capacità di rendere la memorizzazione più facile e schematica;
  • Sono in grado di suscitare emozioni a chi le osserva e sono proprio le emozioni che supportano la memoria nel ricordare un determinato messaggio o concetto;
  • I device per l’apprendimento utilizzati sono molto più familiari perché utilizzati ormai quasi in ogni ambito della vita quotidiana;
  • Stimolano l’immedesimazione, la creatività e la condivisione;

Solo riflettendo su questi 4 concetti chiave è semplice capire come i vantaggi riscontrati in ambito didattico siano già dei buonissimi motivi per sperimentare il digital storytelling anche nel marketing. Se infatti un team di digital marketing sta strutturando una strategia di storytelling, gli obiettivi principali su cui dovrebbe fare focus, oltre a quelli specifici del target, prodotto o business, sono sovrapponibili proprio a quelli che abbiamo menzionato precedentemente. Il brand storytelling in effetti sfrutta proprio la potenza del digitale per fissare nella mente dell’utente il proprio messaggio; ha l’obiettivo di suscitare emozioni che siano direttamente riconducibili al marchio; usa dispositivi e linguaggi familiari e comprensibili per il proprio pubblico; vogliono che gli utenti siano coinvolti e si immedesimino nella loro storia.

Dove applicare il brand storytelling

Dopo aver capito le potenzialità della narrazione ai fini di marketing e di coinvolgimento dell’utente cerchiamo di comprendere ora dove è possibile applicare il brand storytelling. Innanzitutto per dove intendiamo sia su quale piattaforma potenziare il nostro posizionamento e sia dove collocare lo storytelling nella strategia. Per quanto riguarda i canali digitali sui quali fare storytelling è importante capire che ogni business o azienda dovrà decidere in base ai propri obiettivi e potenzialità su quali fare focus. Stessa cosa vale per il personal branding. Le possibilità che abbiamo a disposizione sono moltissime. Ecco le principali:

  • Landing Page su un sito web di un e-commerce. Molte aziende sfruttano la pagina chi siamo di un sito per presentare la storia aziendale, scrivere la propria mission ed avvicinare così il brand umanizzando e avvicinandolo all’utente.
  • Newsletter. Sono un mezzo molto potente per fare storytelling aziendale in quanto sono altamente personalizzabili e sono uno dei principali canali per parlare direttamente e in modo “confidenziale” ai potenziali clienti;
  • Social Media. La scelta qui è ampia. Ovviamente puoi inserirlo nella tua strategia Instagram e TikTok puoi sfruttare i video per presentare il brand, il dietro le quinte, puoi umanizzare un marchio dando un volto ma anche i post e perchè no anche su Facebook possono essere inseriti strategicamente per raccontare la tua storia sia se vendi un prodotto o  un servizio. Linkedin ovviamente è un mezzo potentissimo per fare storytelling aziendale anche per i singoli professionisti che intendono avvicinarsi ai potenziali clienti per i loro servizi;
  • Advertising. Perché non sfruttare le opzioni di targeting messe a disposizione da Meta o Google Ads per raccontare la tua storia e generare traffico di qualità interessato ai tuoi valori?
  • Tv. Sicuramente è un mezzo sfruttato da brand che hanno grandi disponibilità di budget ma da che mondo è mondo la televisione è il luogo per eccellenza dell’intrattenimento e quindi un veicolo ideale per realizzare uno storytelling emozionale. Ecco, ripensa un attimo agli spot Coca-Cola per farti un’idea.

A livello strategico invece dove dovremo inserire il nostro storytelling? Dipende ovviamente dalla tipologia di business e dai mezzi che utilizziamo e che abbiamo a disposizione ma possiamo applicarlo sicuramente in diversi contesti.

  • Singoli prodotti.
  • Content Marketing aziendale.
  • User generated Content.

Ovviamente non possiamo pensare di basare tutta la nostra comunicazione sull’autoreferenzialità e sulla nostra storia, ma il tutto va dosato e inserito nel posto giusto al momento giusto per non stancare l’utente. Sarebbe utile fornire a cadenza nuovi elementi per far “affezionare” gli utenti al nostro brand.

Storytelling e Tone of voice

Fin qui abbiamo analizzato come fare storytelling sia diventato importante per attirare e mantenere l’attenzione del pubblico, ma un aspetto fondamentale è quello della scelta del giusto tone of voice (TOV).  Forse lo sai già ma un ripassino sui concetti non fa mai male. Il Tone of Voice si riferisce allo stile e al modo in cui un brand comunica con il proprio pubblico. Non parliamo del semplice contenuto del messaggio ma proprio del modo in cui vogliamo veicolarlo. Il tono della voce di un marchio deve mostrare la personalità, lo stile linguistico e l’atteggiamento con cui ci si rivolge al proprio pubblico. È un vero e proprio tratto differenziante che agevola la connessione profonda tra marchio e utenti. Il Tone of Voice quindi va incorporato nel processo di storytelling mantenendo coerenza nello stile comunicativo e autenticità.

Ovviamente ogni pubblico richiede un determinato tone of voice che va adattato al mezzo utilizzato, al messaggio, agli obiettivi. Si può optare per un linguaggio accessibile e perché no leggero, simpatico e coinvolgente oppure per uno più distaccato, autoritario utilizzando un linguaggio settoriale se necessario.

In definitiva il Tone of Voice deve essere coerente con la brand identity per costruire fiducia e riconoscibilità nel pubblico. Non esiste una regola, è importante trovare il proprio ma anche sperimentare e adattarsi alle tendenze del mercato.

Come fare storytelling in modo efficace

Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo per fare servono due elementi ovvero una storia e ma sopratutto saperla raccontare che tradotto significa proprio imparare come fare uno storytelling efficace per raggiungere i tuoi obiettivi di marketing.

Parabola dell’eroe

Per fare uno storytelling efficace non puoi non conoscere la “Parabola dell’Eroe”. Che cos’è? Un modello narrativo strutturato dallo studioso Joseph Campbell che possiamo ritenere una struttura sempre valida e ampiamente adottata nello storytelling. Lo vediamo tutti i giorni anche se magari non ci abbiamo mai fatto caso. Questo archetipo è un percorso che ritroviamo in molte storie epiche e che ancora oggi può essere una buona base per creare narrazioni emozionanti e coinvolgenti. Ecco i punti chiave della parabola dell’eroe.

  • Il mondo ordinario è il punto di partenza, la situazione iniziale in cui il protagonista si trova che è generalmente un contesto familiare, di routine.
  • Il secondo punto è la chiamata all’avventura, dove il protagonista incontra generalmente un punto di rottura con la sua normalità. Un’opportunità o una sfida cambia in modo netto la situazione iniziale. C’è una sfida da affrontare, un problema da risolvere, un ostacolo che innesca un processo di trasformazione.
  • Infine c’è la vittoria ovvero la risoluzione della situazione che ha rotto l’equilibrio. Il  protagonista torna alla situazione iniziale ma è trasformato e più consapevole.

Con questo semplice schema si creano empatia, tensione e coinvolgimento, che sono fondamentali in ogni narrazione che miri ad essere per lo meno interessante. Non credi di poter partire da questi focus point per creare ora la tua storia?

Crea il tuo storytelling

Adesso concentriamoci sulla parolina magica ovvero tuo, riferito allo storytelling. Si perchè la storia che devi raccontare sia per un marchio sia per il personal branding, deve essere unica e personale, ma procediamo per step. Sappi che non sarà perfetta fin da subito ma devi sicuramente iniziare a crearla ripercorrendo le tappe che hanno portato a quello che oggi è il brand. Ti dice qualcosa la parabola dell’eroe? Bene mettila in pratica.

  • Inizia a scrivere la tua storia: non devono esserci per forza fatti memorabili ma devi suscitare l’interesse attraverso un linguaggio che sia in grado di emozionare e coinvolgere, persuasivo quanto basta.
  • Crea una struttura ma senza focalizzarti troppo sulla rigidità per non intralciare la creatività.
  • Diluisci la storia. Non puoi raccontare tutto in una volta, ma crea interesse lasciando spazio sempre a nuovi approfondimenti o aspetti. Puoi basare la tua strategia di content marketing ad esempio inserendo strategicamente un tassello del tuo storytelling per volta;
  • Scegli i canali sui quali il tuo storytelling può essere efficace.

Sappi che non sarà facile all’inizio ma stai creando un rapporto autentico col tuo pubblico. Ci vorrà tempo e analisi dei risultati. Ricordati che puoi sempre modificare le parti che ritieni opportune.

Perché è importante lo storytelling aziendale

Se hai capito come puoi fare storytelling ora possiamo approfondire il passaggio successivo ovvero perchè fare un buon storytelling aziendale è importantissimo oggi. Partiamo dal presupposto che distinguersi tra i competitors è fondamentale ma non è sempre facile e che gli utenti spesso scelgono o addirittura si affezionano ad un brand, non solo per i prodotti che vende, ma anche per i valori che propone. I brand attraverso il content marketing danno valore ai propri clienti e lo fanno anche attraverso lo storytelling. Il pubblico ha bisogno di immedesimarsi in una storia, di sposare e condividere la visione del brand e di riconoscerlo. Ecco perché oggi si investe sempre di più su questo aspetto: fare storytelling e come farlo in modo riconoscibile e persuasivo non è un gioco, servono risorse e buone competenze ma quello che devi mettere in conto è che prima di un buon prodotto dovrai vendere al tuo pubblico una buona storia.

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